Lo sapevi che il te…

La pianta del te 

Uno dei motivi per i quali il te verde sia poco diffuso è da attribuire al palato europeo, da sempre abituato ai sapori forti e agli aromi decisi, come il te nero. Per chi ancora non lo sapesse, infatti, il “triturato di foglie di te” che noi solitamente beviamo (quello nei filtrini per intenderci), appartiene alla tipologia del te nero; una differenza dovuta non certo al colore della foglia, o ad altro tipo di qualità, bensì al processo di lavorazione cui essa viene sottoposta. In quello nero, infatti, le foglie subiscono un processo di ossidazione (detto anche di “fermentazione” ) nel quale si sviluppano aroma e sapore del te, ma si distruggono le sostanze benefiche contenute nella foglia fresca; con questo processo di essicazione, le foglie assumono un colore scuro (da esso il nome di “te nero). Purtroppo però i costi produttivi, legati alla meccanizzazione dei processi industriali favoriscono l’adozione del sistema C-T-C (crushing – tearing –curling), “triturare-strappare-arrotolare”  che genera una pessima qualità di te, rispetto a quelli a foglia intera, ma più semplice nella sua preparazione grazie ai suoi sacchetti-filtro; come dire…meglio la praticità che la qualità!!!

Rispetto al te nero, quello verde, è costituito da foglie cotte a vapore alfine di distruggere tempestivamente gli enzimi  in esse contenute e responsabili, in quello nero, dell’ossidazione. Proprio per questo, il te verde è chiamato “te non fermentato” e conserva così molte delle proprietà benefiche e antiossidanti della foglia fresca. Questa breve premessa, che potrete presto approfondire nella pagina “Per saperne di più…di tutto”, serve sia migliorare la conoscenza di quest’argomento, ai più sconosciuto, che a favorire un progressivo ed adeguato approccio al te.

Ecco perché inizieremo con la degustazione di te neri (a foglia intera ovviamente!) per poi passare progressivamente a quelli verdi; tale procedura viene resa necessaria per evitare approcci prematuri e deludenti in quanto inizialmente quest’ultimo potrebbe non risultare adeguato ai nostri palati, abituati ai gusti molto decisi!

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